Quando Barbara ha scoperto la sua malattia, abbiamo deciso di afferrare l'attimo per sfidare il tempo e la brevità della vita. Sapevamo che nemmeno un minuto poteva essere sprecato o perduto. Cominciammo a vivere nella piena libertà di essere e di esistere, consapevoli che in ogni istante si svelavano la magia della vita e il suo mistero. La consapevolezza della morte ci incoraggiava a vivere il presente intensamente. Ogni attimo diventava immensa eternità. Per qualche anno abbiamo cercato la luce come libellule prima della metamorfosi, per giungere alla nostra rinascita. Era mia sorella.