Parole di passaggio, colori sbiaditi, voci senza peso, immagini istantanee: questa è l'intima narrazione della silloge "I miei sogni gonfi". Una spinta esterna che, come la puntura di un ago, balza fuori bramante di essere trascritta. La poesia diviene uno specchio nel quale chiunque può riflettersi e ritrovarsi.