È un testo nel quale ci si deve inoltrare lentamente: non lo si può attraversare come si attraversa un fiume in piena. Anche se è pieno di immagini, di suoni, di luci e di ombre, di colori, di sensazioni, di sapori, anche se è ricco di parole cercate con cura, intense, cariche di allusioni e di risonanze, si può entrare in esso solo lentamente come in uno spazio sacro nel quale vive senza tempo la memoria di eventi originari, l'eco di esperienze intime e antiche. Uno spazio sacro nel cui silenzio ogni parola risuona.