La silloge racconta l'inesistenza del tempo, l'atemporalità delle vicissitudini di una giovane donna insieme a figure che diventano guide spirituali, che recano insegnamenti e portano a combattimenti. L'evoluzione interiore trasforma il dolore. È una dimensione tanto reale quanto finta, quasi illusoria. È il giorno della realizzazione. È uno spazio-tempo a più dimensioni, l'emozione totale contrastata dal vuoto e dal dolore.