Racconta Edgar Allan Poe d'essersi un giorno deciso a scrivere qualcosa che fosse irresistibilmente commovente per i lettori. Ebbe l'idea di una creatura, un corvo, che ripetesse una parola sola, la più sconsolata, la più desolata: «Nevermore» («Mai più, ora»). Ma in quale situazione iscriverla? Nella più malinconica, si rispose il poeta, e nella più poetica: quella in cui la morte si coniuga con la bellezza. Un uomo piange infatti la sua amata morta, e un corvo, con insistenza ossessiva, gli ripete: «Mai più, ora», tanto da incidere il dolore nel suo cuore, fino allo strazio più acuto. Nacque così Il corvo, il codice del simbolismo e una delle creazioni poetiche più amate dai lettori di tutto il mondo. Questa nostra edizione, tradotta e curata da Mario Praz, è corredata dalle splendide illustrazioni di Gustave Doré, e accompagnata da Filosofia della composizione.