«[...] Voltando in prosa le poesie di Pico, ho soprattutto tentato tentato di sciogliere quel nodo, di rendere piana e semplice la lingua senza tuttavia svuotarla della sua potenza e anzi tentando di lasciarne intatta tutta la forza di un volgare che è già l'italiano della nostra più vera tradizione poetica.» (G. Sica). Con uno scritto di Armando Torno.