La difficoltà di recare in prosa una poesia vecchia di quasi sette secoli, estraendola dalla gabbia severa della terzina concatenata, è stata quella di evitare gli scogli che il Poeta ha dovuto affrontare e risolvere in merito alla metrica e alla rima. Nella nostra versione abbiamo cercato di mantenere la stessa tensione narrativa che i versi originali perseguono per tutt'altra via, e non limitando quelle "aperture" didascaliche che nei vari Trionfi si pongono il compito, sia pure icasticamente, di illuminare i personaggi che, a frotte, il Poeta riversa nelle terzine. Siamo convinti, in definitiva, che la lettura di questa nostra moderna versione (che in nulla può, ovviamente, sostituire l'originale, comunque inserito in questa edizione) possa avvicinare il lettore contemporaneo a una delle più alte espressioni della nostra poesia, ingenerosamente condannata ai servizi ausiliari da tutta una parte della nostra Accademia.