Morto a ventotto anni, Persio consumò la sua breve esistenza in uno dei periodi più torbidi della storia di Roma, fra il sorgere e l'incupirsi della tirannide neroniana. E il sapore amaro dei tempi si coglie a ogni passo delle sue "Satire", cesellate con un linguaggio e uno stile audaci e personalissimi che rispecchiano la violenza della sua polemica. Alieno da ogni militanza politica, Persio tocca motivi cari alla morale stoica: il rifiuto della corruzione dilagante, il gusto del raccoglimento interiore, la ricerca di una libertà spirituale come unico bene da opporre alla sopraffazione del denaro e del potere. L'ampia introduzione di Antonio La Penna esamina ogni aspetto della poesia, dello stile e dei valori del giovane poeta.