Pietà per l'esistente - Satire e poesie censurabili è una variegata raccolta di testi critici (sferzanti, seppur ironicamente) verso la contemporaneità politica, religiosa, estetica e umana. L'io poetante è qui l'osservatore di un Occidente che ha smarrito gli argini logici, come pure il senso del bello. Tra invettive e pasquinate, il poeta si scopre sì capace di un'innata avversione per l'altrui «bruttezza desiderata» ma anche compassionevole nei confronti del dolore che instaura questa bruttezza, ossia quel perdimento che fa decadere l'uomo nella caotica boria relativista.