Queste variazioni, pubblicate in occasione del centenario dalla morte del grande praghese, sostituiscono l'indiano della breve prosa poetica ora con prestiti metaletterari, ora con citazioni interne alla stessa opera di Kafka, oppure tramite cambi di mezzo di trasporto e sempre mantenendo lo schema del racconto come un'impalcatura logica sulla quale appendere diversi rivestimenti possibili, possibilmente stranianti ma coerenti, per cavar fuori dall'originale kafkiano quel tanto di verità sospesa sulla libertà assoluta che l'indiano al galoppo, senza più redini, né speroni né cavallo sarà sempre capace di trasmetterci. Matteo Pelliti (Sarzana, 1972) ha pubblicato alcune raccolte di poesie, la più recente è Scrivere sul margine (Interno Poesia, 2023) con illustrazioni di Guido Scarabottolo. Ha pubblicato la fiaba in ottava rima La bicicletta gialla (Topipittori, Milano 2018). È presente nell'antologia di poesia giocosa Biancaneve e i settenari a cura di Stefano Bartezzaghi (Bompiani, 2022), fa parte dell'OPLEPO (Opificio di Letteratura Potenziale) ed è curatore della collana di poesia giocosa "Frisbee" (Industria&Letteratura).