Pavlov nell'esercizio della sua arte non ha praticamente né predecessori né contemporanei tra i suoi connazionali. Ha dato forme e temi nuovi alla poesia bulgara della seconda metà del XX secolo. Ha lasciato - in vita - un'eredità con cui si sono confrontati i poeti della sua generazione, i loro figli e i poeti nati dopo, nel cosiddetto mondo "libero". I suoi versi, in barba alla censura, che ne vietò la pubblicazione per più di vent'anni, circolavano di mano in mano, li si imparava a memoria.