Uno spaccato delle sperimentazioni poetiche di Carlo Pava, dal 1993 al 2010 ca., dalla prosa ai frammenti lirici, dalle linearità verbali risolte come flash neo-imagisti alle tipografie a epigrafe o spaziate sulla pagina come disegni astratti, per sottolinearne la vocazione alla dispersione nella consapevolezza di una fase storica in fase terminale. Una raccolta composita ma riassunta e caratterizzata in contrasto, nell'ultima parte, dalle composizioni recenti [2019] in cui viene accentuata la svolta della pienezza versificatoria, una conclusione o forse un nuovo inizio.