L'articolazione della raccolta, segnalata al premio Lorenzo Montano 2015, costituita da un prologo, da una poesia in premessa e da due sezioni dai titoli "giardinerìa - battaglia dei segni" e "ignatia amara - arte dei segni", evidenzia la tensione sotterranea di Patrizia Dughero e la sua scelta di porre attenzione ai segni e al loro manifestarsi, mettendosi in condizioni di apertura e di ascolto, lasciando che sia altro a parlare, la natura e la lingua stessa. [...] Poiché la poesia, come ci mostra Patrizia Dughero, non è solo metrica e rima, ritmica e stile, non è addomesticamento né rappresentazione. (Dalla prefazione di Laura Caccia).