La scrittura di Margherita Parrelli completa un percorso di maturazione che già si intuiva nel precedente libro dal titolo Incontro. Il linguaggio è pulito, semplice ma potente e concentrato sulla necessità del dire cercando di coglierne l'essenziale. La narrazione ha una struttura autodiegetica. Nessun tentativo di mascheramento dell'io viene compiuto. L'autrice sorveglia ogni singolo verso evitando le lamentazioni e dosando con misura la rappresentazione del dolore e dei sentimenti. Dalla prefazione di Marco Bellini.