"È la parola in cui il significante è talmente carico che il significato se ne lascia travolgere. Così appaiono le parole di queste poesie solo all'apparenza brevi, ma nella sostanza lunghe come fili di un tessuto che vede trama e ordito farsi storia e rimandarsi il gioco da una all'altra e poi indietro, nel passato di Presunti versi, quasi come se l'autrice crescesse e ritornasse in sé in un movimento a spirale." (dalla Presentazione di Maria Carla Vian)