La poesia di Paolo Traversa veicola un curioso contrasto di fondo. Da un lato, infatti, l'ispirazione è con ogni evidenza elegiaca, proiettata a rievocare le impressioni e i ricordi della prima adolescenza e della giovinezza, così come la geografia di un toccante mythos autobiografico; dall'altro lato, la forma poetica appare spesso frantumata in versicoli, con un effetto ritmico non sempre integrabile alla vena elegiaca dell'autore.