"È una meditata ricognizione sulle visioni più coinvolgenti che in maniera sorprendente vengono offerte dalla ciclicità della natura; è un percorrere la bellezza di un personale itinerario animico che trova risoluzione dentro un vero e proprio viaggio testuale; questa raccolta di Gino Pantaleone è come un soffio che passa da parte a parte la sensibilità comune sospesa tra pensiero e fantasia, che ancora una volta si presenta al confronto poetico attraverso uno specifico progetto giocato sulle tante vibrazioni che, tra incertezze e stupori, sono immancabilmente presenti nel silenzioso corso delle attese. E di tali attese egli ne presenta i risvolti, ne accenna le incompiutezze, ne scruta i contrasti, tentando la mediazione nel caotico ordine delle cose: ma tutto, alla fine, va ad acquietarsi in un canto che, con fare provvidenziale, tesse la sua luce." (Nicola Romano)