In una quotidianità sofferente e malinconica, ghiacciata dall'abitudine dei piccoli gesti, dalle ripetizioni che rendono la vita sopportabile, ma allo stesso tempo rischiano di privarla di senso, le poesie di Olga Gazzetto Bernardello si muovono alla ricerca di quei segnali, quegli sprazzi di calore che rivelano la realtà delle cose ultime, i segni di una divinità che ci cammina sempre a fianco e che ci salva. È una poesia che vive di tensioni, in punta di piedi, come a tentare uno sguardo "più alto", che riesca a vedere oltre al muro dell'individualità per abbracciare tutto, nella fiducia che il senso del Creato, la sua ragione, sia conoscibile a chiunque abbia la volontà di immergervisi.