"Vi prego, ascoltate Nicola De Buono, non solo per le risate che vi farà fare ma soprattutto per le emozioni che vi farà provare attraverso la sua melanconia" (Dario Fo). Se un critico chiedesse a De Buono cosa vuole esprimere con questo libro, lui avrebbe già la risposta: "Questa è un'opera poetica, anzi teatrale, anzi cabarettistica, anzi è un paradosso farcito di tanta comicità che se facesse piangere diventerebbe tragedia". E la poesia? "Un momento di disturbo tra un monologo e l'altro, per non morir dal ridere".