Muzzio, in questa sua raccolta di versi, guarda il mondo e se stesso con lo stupore di sempre, trovando grazie alle parole un ordine momentaneo e felice prima dell'«imminente caduta della notte». L'architettura delle poesie è traversata da un'evidenza abbagliante. Nessun attimo della sua scrittura è decorato da vaghezze liriche: tutto è nitida espressione, potenza di sguardo, semplice complessità. La lezione del grande poeta argentino Roberto Juarroz in "Poesia vertical" è evidente: una parola neutra e silenziosa, che ha la rigorosa magia di una precisione assoluta. Muzzio pensa la natura delle cose da filosofo e da narratore, ma lasciando che a prevalere sia sempre la trasparenza diretta dell'immagine.