Le poesie di questa silloge abbracciano un periodo molto lungo e per questo possono apparire molto diverse tra loro: la prima è stata scritta all'età di 13 anni dunque da bambina e l'ultima a 64, in mezzo, ci sono quelle della giovinezza e poi della maturità. "Io, gli altri, la vita, la morte" restituisce una collezione di emozioni attraverso cui l'autrice ha metabolizzato i vari stati d'animo che segnano una vita.