Un nuovo libro che piaceva a Tolkien, che ne scrisse un ideale seguito! Ginevra è un personaggio letterario che vive da più di mille anni ma nessuno scrittore le ha dato voce come fa William Morris (Inghilterra, 1834-1896) nella sua prima opera: il poemetto "La difesa di Ginevra", del 1858. Ginevra qui parla in prima persona, e non è una vittima lacerata dai rimorsi né una scaltra manipolatrice. Con la sensibilità che gli riconobbe C.S. Lewis, Morris dipinge una donna lucida e fragile allo stesso tempo, sola e delusa dalle proprie aspettative. Con questo poemetto dedicato al ciclo arturiano, raramente tradotto in Italia, Morris dà il via al "medievalismo", il gusto e la reinterpretazione del Medioevo che ha in J.R.R. Tolkien uno dei maggiori rappresentanti moderni. E proprio l'autore de Il Signore degli Anelli scrisse La caduta di Artù, iniziando la storia dove Morris l'aveva terminata.