Un linguaggio che ci cattura per la repentina successione delle immagini, gli accostamenti insoliti, le metafore ardite, i neologismi pregnanti. I versi si fanno suono a volte stridente, più spesso stimolante e provocante, rimandando a significati che ci rimbalzano dentro, emozionandoci, mettendoci a contatto con la realtà in modi sorprendenti. Le parole di Alberto Mori ravvivano le cose, sono gesti-azioni, piccoli manifesti che scuotono la nostra coscienza, ci invitano all'attenzione e ci spingono al cambiamento: "Il giorno umana mancanze / La terra spoglia sorride"; "L'albero vede il campo / La strada sterra / Aggira risale / Allinea sulla sponda erbosa / L'albero immagina / Assorbe tracce".