«La mia poesia va letta insieme, come una poesia sola. Non voglio fare il paragone con la Divina Commedia, ma i miei tre libri li considero come tre cantiche, tre fasi di una vita umana» dichiarò Montale nel 1966; e ancora nel 1977 affermò di aver scritto, in tutta la vita, «un solo libro». Un libro in cui ciascuna delle raccolte appare come un capitolo dell'opera unitaria, all'interno della quale trova il suo pieno significato. Dagli Ossi di seppia, del 1925, fino al Quaderno di quattro anni, oltre alle traduzioni e alle poesie disperse, questo volume offre una panoramica completa della produzione di un poeta che, come nessun altro, ha esercitato un'azione profonda e duratura sulla letteratura di tutto il Novecento, e ne è stato indiscusso protagonista.