"La silloge di Mirella Putortì, con liriche di intenso afflato poetico, con metafore di parole e suoni, pulsano di tensioni esistenziali e svelano un "io creativo" malinconico, graffiante e sognante nello stesso tempo. Per la poetessa, infatti, la vita è cammino senza meta che squarcia i calcagni di ferite, e il tempo, che trascorre inesorabile, va pugnalando l'uomo con i suoi sorrisi briosi e amari, il sorriso del tempo mi pugnala... ." (Dalla prefazione di Francesca Vitello)