«È un mondo lieve quello di Vasco, impalpabile come lo zucchero a velo, bello come la neve, come una promessa antica. C'è levità, si, ma c'è anche profondità nei versi di questo poeta, un poeta che sa giocare, che sa cantare l'irrinunciabilità e la serietà del gioco, dello sguardo obliquo che capovolge, che osa guardare la vita a testa in giù. Quando ci affacciamo al suo mondo, si ha la sensazione di uscirne rinnovati, bonificati, generati all'inusitato, alla meraviglia La poesia di Vasco è una finestra sull'incanto. Si apriranno tante porte, multiformi scenari che hanno un unico lucente obiettivo: accompagnarci alla bellezza del possibile per comprendere che si può, ancora si può, provare stupore. La sua penna sembra voler dire che basta poco per trovare riparo, basta poco per abbracciare la nostra umanità» (dalla prefazione di Simona Garbarino)