"... il lettore sa benissimo che assisterà ad una sorta di danza tra suggestione e mistero o se volete tra interpretazione e immaginazione. È un viaggio che dovete fare fidandovi di voi stessi più che dell'autrice. Concedetevi il piacere di emozionarvi, senza giudizio. Potete partire da dove volete, procedere in qualunque direzione, tornare indietro, fermarvi, accelerare. Ogni verso avrà la capacità di (ri)destare quel senso di umanità che troppo spesso chiudiamo a chiave nei cassetti dei sensi di colpa..." (dalla prefazione di Andrea Cacciavillani)