L'adozione costringe a camminare accanto a domande senza risposta, la mente non smette mai di cercare, di pensare. Si cresce con una grande sensibilità e con un sottofondo inquietudine perenne. L'amore, ad esempio, è un sentimento così gratificante da non volerlo più lasciare andare, allo stesso tempo se ne ha profondamente paura, perché può finire, perché si teme un altro abbandono. Si vive un costante contrasto tra la gioia dell'esperienza ed il senso di vuoto che ti scava fin dentro le viscere. È un vuoto al quale non si riesce a dare un senso né a comprenderne l'origine. In questa prima opera, Mesay Milan, attraverso le sue poesie, ci fa entrare nel suo labirinto di emozioni e pensieri, tra gioie e dolori, tra amori e abbandoni. La scrittura è semplice, ma con una lettura attenta si può riconoscere la ricchezza e la profondità delle sue parole.
