«Come diceva Montaigne, il viaggio è innanzitutto una ricerca dell'altro e di se stessi. Qui il viaggio è considerato secondo una prospettiva più filosofica. Il titolo, non a caso, riflette questa intenzionalità: Oltre il muro del Tempo vuol essere infatti una rivisitazione in chiave apparentemente pessimista dell'idea così ben espressa da Marguerite Yourcenar nel suo saggio Le Temps, ce grand sculpteur (1981). Nell'ottica della Yourcenar, il tempo era inteso in senso classico, come un'entità astratta il cui compito era quello di rendere l'arte immortale. Nel corso degli ultimi decenni, invece, il tempo non viene più considerato in senso assoluto ma come un flusso inafferrabile e in continuo disfacimento. Il futuro oggigiorno non dà più certezze e il tempo che ci resta davanti mostra un oscuro presagio indecifrabile e per questo imprevedibile.» (Ddall'Introduzione dell'autore)