Il "per sempre" non esiste, l'eternità sì. Certezze e illusioni irrompono frenetiche a riempire "Le stanze dell'anima". La poesia, patria eterna dell'amore, esalta qui tutta la sua nostalgia e, come un lontano canto Avalon, risveglia l'emozione dell'indicibile. Rivela il segreto moto della vita, l'andirivieni degli amanti che s'incontrano e si separano silenziosi. Annuncia il corpo, il desiderio, la mente, l'inizio e la fine di gioie e dolori. E celebra l'amore sensuale, platonico, innocente; il suo slancio primordiale, la sua audacia. Matteo Amodeo, già autore di "E i mari e le poesie" (Nulla die 2011) e di "Colorando l'infinito" (Nulla die 2012), è alla sua terza pubblicazione. Il suo poliedrico interesse per gli aspetti dell'animo umano, come il corso di un fiume verso lo sconosciuto, con il suo linguaggio sempre di-verso, conquista qui l'invalicabile.