"Non sembrerebbero esistere dubbi che le favole, nella loro grazia, stiano lì ad ammaestrare gli uomini attraverso i vizi e i comportamenti degli animali. Oppure queste favole siamo autorizzati a leggerle anche trascurando la morale, spesso pedantesca, spesso ristretta nei confini angusti del senso comune? È quello che mi sono proposta di fare. A un secolo e mezzo da Darwin, ho scelto di vederli accanto, uomo e gli altri animali, specie insieme diverse e affini. Più che additare una morale, nella mia lettura, queste favole studiano precisi comportamenti animali, altri li immaginano, componendo racconti indimenticabili. In questo modo ha avuto per me inizio la riscoperta."