Le voci della collina di Edgar Lee Masters hanno parlato quasi tutte le lingue del mondo. La folla delle loro storie ha ispirato riflessioni, divagazioni e perfino uno degli album più amati di Fabrizio De André: il romanzo corale e in versi di Spoon River, villaggio in cui il cimitero ha abitanti più vivi dei vivi, che svelano le loro verità, le loro ingenuità, le frustrazioni mai confessate prima, e si avvicendano e si integrano tra loro narrando vicende personali, storia e politica del loro tempo, punti di vista contrapposti, sono state presentate in edizioni che hanno regalato al pubblico retroscena e prospettive critiche sempre attuali. Con dodici illustrazioni (di Letizia Cadonici, Alessandro Santoro, Valeria Panzironi, Lucilla De Biase), questa volta, L'antologia di Spoon River tenta un viaggio romantico: le traduzioni, partendo dal testo e dal significato letterale più puro, s'impongono un ritmo melodico in lingua italiana che punta sull'atmosfera teatrale, sul canto solitario di ciascuno dei suoi personaggi, nella convinzione che la potenza di un classico e della poesia avrà, per sempre, un volto meno illuminato e tutto nuovo da raccontare.