Dalla prefazione di Rossana Copez: «Quella "e" malandrina chiarisce che non è di acqua che si tratta, ma di poesia. Che il poeta sente sgorgare dalla propria fonte per arrivare al cuore di chi legge. Un flusso: a volte giocoso a volte impetuoso, di emozioni, di passione, di abbandono e di solitudine. Di ciò che è centralità dell'esperienza umana.»