«"Tresor" di Giulia Martini opera un originale connubio tra gesto lirico e riuso programmatico della parola già detta e già scritta, frutto di un ascolto, empatico e attivo, che attraversa secoli di suoni e di ritmi. Il fil rouge che si dipana nelle quattro sezioni del libro è il recupero dei primi documenti che attestano l'italiano antico, alla ricerca di un punto d'origine della lingua e della sua significazione: dalle iscrizioni murali ai documenti notarili, dagli atti di vendita ai conti navali, una molteplicità di materiali accomunati da un uso pragmatico del linguaggio, cioè che dà forma alla realtà in cui viviamo».