La poesia di Mariella Caruso è una parola del cuore, che non si vergogna di cantare in tempi nei quali la poesia troppo spesso fa di questa parola, così aderente alla sua origine storica e alla sua stessa ragion d'essere, oggetto di diffidenza, quando non anche di scherno, in nome di non si sa bene quali altre priorità, in larga parte riconducibili alla ricerca spesso cerebrale e criptica sul significante nel quale la imprigiona chi non crede più alla musica, alla possibilità di un dire armonico, anche quando dissonante e perciò moderno.