Dopo le tante proposte per il recupero del dialetto, Minghetti ha rivolto la sua attenzione al vocabolario "Romagnolo-italiano", riscoprendo e presentando parole del dialetto romagnolo che il parlare italiano ha quasi completamente cancellato. L'appiattimento del linguaggio ha limitato l'antico sapore del parlare contadino, la sua rude musicalità e quel senso di appartenenza che induceva i nostri nonni a dire con orgoglio "mè, pu, a sò un rumagöl". Sono scomparsi inoltre gli atteggiamenti, i personaggi, e le situazioni che l'antico mondo rurale offriva a profusione. Tuttavia ogni singolo romagnolo ha la possibilità di riscoprire questa grande ricchezza, magari pronunciando in un contento idoneo quelle parole che da anni non trovano più voce e sembrano volere scomparire.