È un poema corale dove si intrecciano voci e cuori dei viventi. Gli animali arrivano dallo sguardo di un coro per prestare ascolto ai discorsi umani e da questi incontri nasce una cosa di uomo e donna, una cosa femmina, che ritorna poi nel fiume canto collettivo. Nel corso di una giornata, l'occhio dell'universo partecipa ad ogni movimento sulla Terra e il respiro cresce, come il mutevole mare dove stiamo immersi, fino a tornare cosmico. Uno sguardo su parti di mondo che si pensano distanti e si scoprono vicine e guardano insieme e negli occhi la zona oscura.