"Foreste e forestieri", lungi dall'inganno bucolico in cui il titolo può trarre un lettore superficiale (svolgendo così un utile funzione di selezione), è un'opera poliedrica, che amplia i suoi motivi e le sue proiezioni in molteplici direzioni di vita, rimarcando con le dovute sottolineature i necessari distacchi: tra il reale e il vuoto, tra il pane che nutre e la meschina quotidianità che abbaglia, nelle polarità di una sofferenza nullificante e del cammino che dischiude e conduce, passo a passo, di tempo in tempo, tramite il confronto, la riflessione e il dono di sé alla via della Conoscenza.