Ecco la nuova silloge poetica di Lucia Gaddo Zanovello: ancora una festa di cerimonie quotidiane, splendide luci improvvise, inattesi aggrumarsi delle sensazioni, slanci, cadute e parole, sapientemente orchestrate, tinte per sempre dell'esperienza umana dello stare nel mondo. Insistiamo su questo "accogliere" a ragion veduta: si tratta infatti di uno dei temi principali di tutta la poesia di Gaddo Zanovello, la quale dissemina da sempre le sue raccolte di appelli alla necessità di aprirsi per comprendersi, di donare l'esperienza propria e di accogliere quella altrui, in una parola del "prendersi cura" e del contrastare la "noncuranza".