La poesia amorosa di Luca Mancinotti è incorrotta figlia di Eratho. I versi percorrono il sentiero della passione, dell'eros garbato. È stupefacente e altrimenti gradevole che, in tempi così tenebrosi, la consapevolezza del bene devoto sia donata al lettore - alle genti perfino - con persuasione scevra dal classico, melenso turbamento che, ordinariamente, condisce rime passionali. Mancinotti è poeta di vigore gentile: usa i lemmi a mo' di spada lucente, di spina di rosa, di candida piuma d'angelo. Insegna a se stesso, verso dopo verso, come vincere le brutture esistenziali usando il dolce martirio dell'amore.