Una silloge sui giorni dell'anno che rievocano feste di cui ormai si è perso il senso, che però ritornano con il loro carico di tradizioni a ricordare quello che siamo: relazioni interpersonali, rapporti di vicinato, religiosità diffusa che avviluppa anche gli animi dei non credenti. Esiste in ciascuno un calendario interiore che è fonte della propria speranza. Si vive in bilico tra attese e sconfitte, ma sempre pronti ad aprire uno spiraglio alla vita.