Opera di poesia tra le più alte della letteratura di tutti i tempi, i Canti di Giacomo Leopardi sono il lavoro di una vita intera, dall'infanzia a Recanati fino alla maturità fiorentina e napoletana, e si configurano come un organismo vivo e mutevole, allo stesso tempo storia del genere umano e dell'animo del poeta. Fondamentali per la nuova sensibilità del Romanticismo, fanno ormai parte della nostra memoria: la vividezza di alcune immagini è radicata nel patrimonio comune, la figura stessa di Leopardi come poeta è familiare all'immaginario collettivo in modo così profondo e consueto da aver forse perso il legame con il cuore di quella stessa poesia. In questa nuova edizione dei testi leopardiani, corredata di introduzioni ai singoli canti, la sfida è quella di tornare alla parola poetica nella sua essenzialità e alla musicalità di una scrittura sulla quale Leopardi rifletteva continuamente. E di riscoprire, allo stesso tempo, nella poesia leopardiana le profondità della riflessione filosofica, la fascinazione per una Natura madre e matrigna, una lingua «vaga» e «peregrina», un impasto di familiarità ed eleganza in grado di togliere, nelle parole di Italo Calvino, «al linguaggio ogni peso, fino a farlo assomigliare alla luce lunare».