Questi, che il lettore troverà, sono "Versi spediti a una cassetta postale". E dunque? Dunque non sono per qualcuno in modo specifico, ma per chiunque voglia aprire quella cassetta e impadronirsene. Non so per quale motivo, ma se potessi torcere il collo al tempo, vorrei che li leggesse una dama provenzale, un cavaliere senza stemma, un passeggero in partenza dalla stazione Finlandia di San Pietroburgo. Dopo di che la cassetta viene richiusa e tutto continua come prima. O forse non proprio come prima.