Jacopo Terenzio si ripresenta con questa raccolta poetica che segue il percorso tracciato anni prima da 'Poesie senza data' e successivamente da 'Malamore', romanzo magico e crudele sulle patologie dei nostri giorni e della nostra mente. Nell'iperattivo vuoto quotidiano, circondato da guerre infinite, ambigue e irrisolvibili e guerre interiori, rimosse o ignorate, ci si incammina verso una lenta disgregazione dei sentimenti, dove forse solo la scrittura e la poesia possono ancora, come direbbe James Hillman, 'fare anima'.