"Se Hegel sosteneva che ogni affermazione contiene in sé il fantasma della sua negazione ciò è ancor più vero nel caso di un'interrogativa. Come in Amleto, il poemetto di Ivan Strpka si apre con una domanda: 'Sei tu il mio angelo?' che eserciterà la sua ambigua influenza su tutta la composizione che segue. Echi di Whitman, Rilke, Hölderlin, Kleist, Kafka si inseguono nelle battute iniziali di quella che si delineerà sempre di più come una 'quest' introspettiva che nasce e si sviluppa tra dubbi e contorsioni per tutto il testo, coagulandosi in immagini ricorrenti che incarnano la caccia serrata che il poeta-segugio dà a una sempre più sfuggente preda." (dalla Nota introduttiva di Riccardo Duranti)