A distanza di cinquant'anni dalla precedente, presentiamo una nuova traduzione di Edifici Bianchi (White Buildings) di Hart Crane, raccolta di forte tensione lirica in cui la poesia americana del Novecento raggiunge una delle sue vette più elevate. Animata da metafore iperdense, improvvise illuminazioni e da un sistema di riferimenti di straordinaria ricchezza e complessità, la poesia di Hart Crane fonde tecniche compositive e visioni del mondo: dallo gnosticismo al romanticismo, da Blake, a Marlowe, a Coleridge, a Rimbaud, a Emerson, a Whitman. Albe e fiumi, uomini e divinità, e gli edifici bianchi, il progresso e il futuro al termine di una notte in cui si agitano l'istinto primordiale, lo spettro e lo spirito di New York con le sue poderose avveniristiche impalcature d'acciaio, simbolo del mondo e dell'uomo nuovo.