"L'idea di scrivere una seconda parte della saga Romeo e Giulietta, la Rivoluzione e l'amore, Orfeo e la peste mi è giunta un giorno mentre passeggiavo per le vie di Roma. Perché non ricreare con i miei versi una poesia dell'impossibile dove i maggiori poeti, filosofi e politici avrebbero potuto ritornare alla vita e riammirare i palcoscenici più belli ed emozionanti dove si sono svolti le loro vite e dove regna oggi ogni genere di male: dalla peste, alla corruzione e alle guerre che dilagano in nome degli interessi dei potenti e non certamente dei popoli. Qui la poesia diventa lo strumento per eccellenza del discorso politico rivolto non solo a quella martoriata umanità ma anche a chi subdolamente la guida verso lidi bui e truci."