Lungo il dipanarsi delle quattro sezioni de "Il lamento delle Mènadi (pensiero antico)", si assiste ad una vera e propria presa di coscienza che avviene attraverso il coinvolgimento dei sensi. Dopo il misticismo di Equinozio d'autunno, si fa spazio l'amore in un Atto unico che apre le porte al tormento e all'abbandono del sentimento amoroso in Cappiddrhuta. Il vento violento, tipico delle zone del Sud Italia, spazza via ogni indecisione ed ogni sgomento per lasciare spazio al Lamento delle Mènadi. Le figure mitologiche - le Mènadi appunto - diventano simbolo di lotta frenetica e di libertà. I componimenti poetici sono pregni di richiami ancestrali e di figure retoriche che rimandano ad uno stato sì vigile, ma spesso, soporifero. La scansione ritmica e le strofe delle poesie accompagnano il lettore lungo il susseguirsi delle sezioni, al termine delle quali si trova Extra Omnes, un racconto in prosimetro di natura sensoriale in cui l'elemento naturale diventa il protagonista.