"La lunga frequentazione della letteratura è stata una delle ragioni fondamentali della mia vita. Ma come critico e storico della letteratura ho sempre ritenuto opportuno tenermi a debita distanza dalla scrittura creativa... Tuttavia nei recenti mesi della reclusione domestica, contemplando il mondo dalla mia terrazza, mi ha colto di sorpresa una folata di ispirazione. Ho scritto degli haiku o, per meglio dire degli pseudo haiku, nati da principio, nel silenzio a tratti sinistro della città, dall'osservazione della natura degli immediati dintorni - quel che cadeva sotto il mio sguardo di recluso - e poi sviluppatisi per altri stimoli ed altri rivoli, stati d'animo, notizie di avvistamenti, memorie e un po' di letteratura." (dalla Nota dell'Autore)