C'è il "prima" e c'è il "dopo" in ogni poesia di Rita Golino. C'è perché c'è emozione, sensazione e bellezza. Il prima del momento, che in lei è però già ricordo impresso, e il dopo del vissuto, che per lei diventa, per antitesi, come riflesso di presente. Il logorio degli anni, il tumulto del tempo, il garbuglio dello spazio, le sempre più assenze di una presenza mai scomparsa, l'andirivieni dei sogni, di quelli infranti e di quelli consunti, e il ritmo dei turbamenti, che a volte commuovono e altre scuotono, che a volte impressionano e altre razionalizzano. Silloge antica scritta con inchiostro bianco per poesie in cornice. Il contorno serve per tracciare un solco di idealità personale, quasi un bisogno profondo di sentirsi persona "viva". Inchiostro che appena scrive si cancella, per quanto tenue, leggero e umile.